20 Lug 2020 “Miti” e fraintendimenti nelle valutazioni alberghiere
Questo interessantissimo testo ci introduce nel cuore delle valutazioni alberghiere approfondite in tutti i loro risvolti. Gli autori, forti della loro consolidata esperienza, esaminano in dettaglio le varie tipologie di investimento che compongono l’azienda alberghiera, al fine di inquadrare i concetti che portano a un’equa valutazione dell’immobile.
Benché le tesi sostenute siano talora un po’ troppo “di parte” (gli autori, noti consulenti alberghieri statunitensi, hanno dedicato gran parte del loro impegno professionale a ridurre l’imposizione fiscale dei loro clienti), l’affinamento della disamina è talmente accurato da condurci nel “cuore” delle problematiche estimative, confrontando le tre grandi categorie di immobilizzazioni:
- l’immobile
- le altre immobilizzazioni materiali
- le immobilizzazioni immateriali.
Ognuna delle tre categorie viene esaminata nelle sue specificità, con esempi concreti ed evidenziazione di possibili fraintendimenti in cui potrebbe cadere l’analista. Attenti a ricondurre sempre i ragionamenti nell’alveo di paradigmi che rispettino la correttezza delle tecniche aziendali, ci siamo impegnati a riprodurre una traduzione fedele, corredandola al contempo di note e commenti che permettano al lettore di rilevare i punti nei quali ci si allontana da una simile, imprescindibile, linearità.
Le righe conclusive sono fondamentali per proiettarci verso il continuo aggiornamento professionale del valutatore, così come verso quei requisiti di interdisciplinarità che contraddistinguono quasi tutti i contesti estimativi, e in particolar modo quello degli immobili alberghieri, che non possono ignorare l’impresa che li anima e che li rende generatori di reddito e, solo ed esclusivamente per questo, suscettibili d’un proprio valore.
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